27 gennaio 2016

Ausili informatici per l'integrazione scolastica

 
foto di http://freedesignfile.com/

Ho raccolto in questo post alcuni link di ausili informatici utili a facilitare l'apprendimento a scuola e con prezzi contenuti. Naturalmente tutto ciò che rientri nel nomenclatore tariffario Asl è prescrivibile da un medico specialista del SSN che avrà cura di inserire i codici nella richiesta; successivamente la Asl dovrà autorizzare la prescrizione, affinchè possa essere fornita all'utente. E' bene anche sapere che, ove un ausilio non rientri nel nomenclatore o non sia riconducibile, viene in aiuto il DM 332/99 (art.1/6) che prevede la possibilità di prescrizioni chiamate “extra-tariffario” in casi particolari e per i soggetti affetti da gravissime disabilità. 

Disabilità motorie

Ergorest appoggio mobile: è il supporto migliore per sostenere gli arti superiori ed i polsi rendendone più agevole lo spostamento sul piano orizzontale e così facilitare l'uso del PC (di mouse o tastiere o sensori) anche a soggetti con deficit motori. Si può avere anche un modello con mouse pad (supporto per avambraccio e supporto per mouse).
Si fissano ad una superficie piana (scrivanie, tavoli o altro.) e sono facilissimi da installare. Euro 85,00. Dettagli


PENNINO FLESSIBILE PER IPAD: speciale sistema di puntamento, per tutti i dispositivi Apple (particolarmente indicato per disabilità motorie, o per chi avesse difficoltà nell’uso del touch screen con le dita).  Euro 69,00. Dettagli

PENNINO PER BOCCA PER IPAD: Speciale sistema di puntamento che si afferra con la bocca, per tutti i dispositivi Apple (particolarmente indicato per disabilità motorie, o per chi avesse difficoltà nell’uso del touch screen con le dita). Euro 69,00. Dettagli

INTELLIKEYS TASTIERA PROGRAMMABILE
: è la tastiera configurabile che, per l’estrema versatilità e semplicità d’uso, è da anni prodotto leader nel mondo. IntelliKeys è dotata di 6 overlay dalla grafica estremamente chiara e immediata; le sue dimensioni rappresentano un’ottima sintesi fra l’esigenza di una superficie maggiorata – per i ragazzi con disabilità motoria o visiva – e quella di un ridotto ingombro complessivo per facilitarne, all’occorrenza, il trasporto da casa a scuola. A partire da 142,00 Euro. Dettagli


Disabilità cognitive

KIT AOL PARLA CON UN CLICK: kit completi per permettere di usare al meglio il software di comunicazione aumentata “Parla con un Click” che è disponibile in diverse versioni e configurazioni. A partire da Euro 478,00 dispositivo incluso. Dettagli

SOUNDING BOARD per iPhone, iPod Touch, iPad:
SoundingBoard permette a educatori, operatori sanitari e genitori di persone con disabilità di creare facilmente schede di comunicazione personalizzate con una struttura ad albero e fino a nove messaggi per ogni pagina . SoundingBoard è anche la prima applicazione AAC a incorporare la scansione con la possibilità di usare dei sensori esterni, permettendone così l’utilizzo a centinaia di migliaia di nuovi utenti, che non possono 'toccare' lo schermo.
E’ possibile creare delle schede/pagine di comunicazione per la vita quotidiana, l’integrazione scolastica, l'apprendimento, la valutazione, per le attività giornaliere, giochi, e tanti altri scopi per la scuola e al di fuori dell'aula. Euro 39,00. Dettagli

SOFTWARE PER DISLESSIA: a questo link sono presenti diversi software adatti a bambini e ragazzi dislessici.

SOFTWARE PER ETA' PRESCOLARE: tanti programmi che possono aiutare nell'apprendimento i bambini con varie disabilità e prepararli alle discipline scolastiche. Dettagli

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: Lula è un software di tipo riabilitativo per lo sviluppo della abilità comunicativo- linguistiche rivolto ai soggetti affetti da autismo o da altre patologie che comportano deficit della comunicazione e problemi relazionali. Dettagli

LETTORE PARLANTE PLEXTALK per ipovedenti e non vedenti: di facile utilizzo, per l'ascolto di libri e musica in molti formati. Dettagli


24 gennaio 2016

Dario, “Indiana Jones” in sedia a rotelle





Dario è un ragazzo di vent’anni. Come tanti giovani della sua età frequenta l’Università, fa sport, esce con gli amici. Ma Dario non è un ragazzo come tanti, lui la “giornata” deve conquistarsela a bordo della sua sedia a rotelle, costretto a gincane pazzesche tra i mille ostacoli di una Roma prevalentemente inaccessibile e dove una notevole parte di questi sono la conseguenza dell'inciviltà della gente. Ogni giorno rischia di farsi male, ma a vent’anni la voglia di vivere è più forte della paura di affrontare dei rischi e lui inventa strategie quotidiane per non tornare indietro, sconfitto. Poi un giorno decide di far pubblicare un video su Facebook, dove mostra pochi minuti della sua faticosa giornata e questo diventa virale: oltre 500 mila visualizzazioni in due settimane e più di 11 mila condivisioni. Vedere certe scene risveglia le coscienze, ma noi speriamo che non sia per il breve tempo di un filmato. Ho intervistato Dario Di Francesco, ho scoperto che, oltre a frequentare la facoltà di Scienze Motorie e dello Sport, fa parte di una storica squadra di basket in carrozzina, quella del Santa Lucia. Le sue risposte essenziali colpiscono più di tanti complicati sermoni politici che al “dunque” non arrivano mai. Dario vince per il suo carattere, la sua forza d’animo. Ma non tutti hanno la fortuna di riuscire a farcela da soli.

- E' la prima video-denuncia che pubblichi, ma il problema lo vivi da sempre. Come è scattata l’esigenza di condividerlo pubblicamente proprio adesso?

A dir la verità non è stata una vera e propria esigenza. Ho avuto l’occasione di fare questa intervista con Piazzapulita perché la mamma di un mio amico mi ha messo in contatto con i giornalisti.

- Hai mai fatto un esposto al Comune di Roma, riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche che ti impediscono di vivere la città, come è tuo diritto? Se sí, quali risposte hai avuto?

No, però ho fatto una denuncia all’ATAC perché sono rimasto intrappolato sotto la metropolitana.

- Ti sei mai trovato in situazioni pericolose nell’affrontare gli ostacoli che incontri per strada?

Numerose volte sono dovuto passare in mezzo alla strada perché provando ad attraversare sullo scivolo apposito per il transito delle carrozzine ero ostacolato da un'autovettura.

- Quando devi uscire di casa, come organizzi la cosa? Ti informi prima se i luoghi siano accessibili o se i mezzi che devi prendere siano provvisti di pedane elevatrici?

Tutto dipende dal fatto che sia accompagnato o meno, comunque anche se sono da solo chiedo aiuto ai passanti.

- Quali strategie sei costretto ad usare di fronte ad una barriera architettonica?

Ad esempio, sollevare la carrozzina con le braccia oppure impennare per far si che le rotelline davanti non si blocchino.

- Le persone sono sempre ben disposte ad aiutarti, al bisogno?

Devo dire che soprattutto ultimamente ho trovato molta disponibilità da parte di alcuni gruppi di ragazzi.

- Quante di queste barriere potrebbero essere ragionevolmente risolte in tempi brevi, secondo te?

Tutti i tipi di scalinate, poiché basta applicare un elevatore ed il problema è risolto.

- Quali sono i luoghi più assurdi, dove sarebbe scontato provvedere al loro immediato abbattimento?

Tutti i luoghi pubblici e le attrazioni storiche di maggior interesse, numerosissime in una città come Roma.

- Hai un’assistente domiciliare che possa accompagnarti e aiutarti, eventualmente? Quante ore ti ha concesso il Comune? Sono sufficienti a supportare quel “progetto di vita” a cui fa riferimento l’Assistenza sociale?

Si, ho un assistente domiciliare che mi accompagna la maggior parte delle volte. Mi sono state concesse solo sei ore settimanali, sicuramente dovrebbero essere aumentate anche semplicemente per migliorare l’indipendenza dei ragazzi.

- Stai studiando Scienze Motorie e dello Sport presso la facoltà del Foro Italico. Come arrivi in facoltà? La sede é accessibile?

Arrivo in facoltà con un autobus e la facoltà è completamente accessibile.

- Fai parte della ultra-titolata squadra di basket del Santa Lucia, stiamo parlando di record come ventuno scudetti e tre Coppe Campioni. Da quanto tempo sei dentro e quanto è importante lo sport per superare i limiti fisici e mentali?

Grazie allo sport arrivi a superare qualsiasi barriera sia fisica che mentale poiché ti fa cambiare completamente il modo di vedere la vita.

- Cosa pensi del fatto che nelle scuole italiane esista la consuetudine di spingere gli alunni disabili a richiedere l’esonero dall’attività fisica (spesso le palestre sono inaccessibili), invece di trovare un modo inclusivo per farli partecipare?

Innanzitutto bisognerebbe abbattere tutte le barriere architettoniche nelle scuole e poi far comprendere agli insegnanti quanto può essere importante far praticare educazione fisica ai bambini.

- Nel video ti si vede girare con una sedia manuale. Una carrozzina elettronica non ti renderebbe meno gravosi gli spostamenti?

No, perché non mi permetterebbe di salire gli scalini e quindi quando l’accesso agli scivoli è ostacolato da un veicolo sarei costretto a proseguire in mezzo la strada.

- Per assurdo, non puoi usare una sedia a motore a causa delle barriere architettoniche e del comportamento incivile della gente?

Purtroppo si.

- Quali sono le differenze, se ci sono, con altre metropoli italiane? E con altri Stati europei o fuori dall’Europa?

Negli stati del Nord Europa è completamente diversa la concezione della disabilità per questo anche le infrastrutture sono completamente accessibili per i disabili.

- La crisi del lavoro vede le persone con disabilità ancor più penalizzate: sette su dieci sono disoccupati. Perché secondo te e come vedi il tuo futuro lavorativo?

Ad essere sincero non so, adesso penso a studiare e a prendermi questa laurea... Magari mi piacerebbe allenare una squadra di mini-basket, chi lo sa?

Cosa mi dici delle discoteche, dei cinema e dei teatri, riesci ad andarci? Quanti di questi difettano in accessibilità?

Frequentemente il problema dell’accessibilità lo possiamo incontrare nei cinema, soprattutto quelli non nuovissimi. Sinceramente nei teatri non so, perché non li frequento molto.

- Ti senti integrato socialmente?

Si, la mia famiglia mi ha aiutato molto in questo, ho molti amici che alla mia minima difficoltà si rendono disponibili e in questo mi ritengo molto fortunato.

- Se potessi avere davanti tutte le più alte cariche istituzionali, cosa diresti loro?

Sicuramente di migliorare le infrastrutture ed i mezzi di trasporto pubblici che sono fondamentali (soprattutto per chi ha problemi motori) in una metropoli come Roma.

- Vuoi mandare un messaggio positivo ai ragazzi che convivono con problematiche motorie come te?

Il messaggio che mi sento di mandare è sicuramente quello di non abbattersi mai, cercare in tutti i modi di superare qualsiasi difficoltà che la vita ti mette di fronte...

4 gennaio 2016

Quella politica che invece di incentivare l'integrazione dei cittadini più deboli, attinge al loro sostentamento minimo



Aprire il nuovo anno con un post pieno di rammarico e senso di ingiustizia, non era nei miei propositi. Purtroppo, anche dove sembra ovvio si debba non oltrepassare un limite, questo viene fatto senza il minimo imbarazzo. La vicenda dell’Isee, che nella nuova Legge di Stabilità prevede l’inserimento delle pensioni di invalidità e le indennità di accompagno come parte del reddito, fa rivoltare l’anima. Un Governo che infierisce sulle fasce più deboli di cittadini, come può essere considerato? Qualsiasi discorso in bella mostra diramato dai media, cade rovinosamente. Come può essere credibile una politica che, oltre a ridurre quasi alla fame i propri cittadini, va a togliere quel poco che a malapena serve a sostentare chi non ha le stesse capacità di inserimento lavorativo e sociale, a causa di un handicap? Le famiglie che hanno al loro interno una persona con disabilità vivono una vita molto spesso al limite della sopravvivenza e in tutto questo si scontrano quotidianamente con problematiche pesantissime legate all’inclusione in ogni settore sociale, dalla scuola (in questo blog affrontiamo alcune situazioni tuttora irrisolte riguardo a un'integrazione scolastica piena di falle), al lavoro, o al tempo libero che sia. L’assistenza “dispensata” dallo Stato è ridotta all’osso, costringendo le famiglie a pagare di tasca propria, o a rinunciarvi, servizi che sono essenziali e consequenziali alla condizione di disabilità. E in un contesto di crisi economica tutto ciò assume una gravità ancora maggiore. La pensione di invalidità e l’indennità di accompagno non possono essere toccate, tassate. Non possono essere considerate “reddito” perché di fatto vanno a malapena a coprire le necessità legate alla disabilità stessa. Non sono qualcosa “in più” che viene erogato alla persona disabile ma solo una piccola parte a sostegno della sua difficile VITA. E non dimentichiamo che insieme alla persona che ha un handicap “viaggia” la sua famiglia: un nucleo di persone, quasi sempre un padre e una madre che assistono il proprio figlio in tutto, barcamenandosi per non perdere il lavoro (quando un lavoro ce l’hanno), terapie, controlli medici, malattie, imprevisti, burocrazia impietosa e vessatoria… in più, impegnandosi per creare una sorta di vita sociale al proprio caro, che nel contesto di una società impassibile e di città non accessibili viene penalizzata su ogni fronte, lasciando segregati e nella solitudine interi nuclei familiari. E ancora, questi genitori sono condannati a vivere pure l’angoscia del “dopo di  noi”, sapendo che il proprio figlio erediterà un futuro, in mancanza di loro, tutt’altro che tutelato. Ed è esattamente questo, che uno Stato, una politica giusta, dovrebbe fare: “tutelare” il diritto di vivere delle persone, mettendo al primo posto quelle che non hanno fisicamente i mezzi per poterselo guadagnare da sole, ma che se messe in condizione di esprimere la loro potenzialità diventano una risorsa sociale quanto e forse più degli “altri”, per aver maturato aspetti esistenziali normalmente ignorati. Se invece, come purtroppo sta succedendo nella realtà, la politica arriva a decurtare persino il sostentamento minimo, attingendo anche a quelle già piccole somme invece di prelevare altrove, allora non c’è più coscienza e nemmeno VERGOGNA.
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