22 febbraio 2018

Abbattimento barriere architettoniche, arrivano i finanziamenti


La conferenza Stato-Regioni ha approvato la bozza di decreto che rifinanzia il fondo per l'abbattimento alle barriere architettoniche. Dopo 15 anni senza finanziamenti sarà finalmente rimpinguato il fondo previsto dalla legge n. 13 del 9/1/89, per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Il rifinanziamento consisterà in 180 milioni di euro (che copriranno in parte i 230 mln di fabbisogno inevaso dalle Regioni fino al 2017), divisi tra le diverse Regioni che si occuperanno poi di ripartire le quote ai Comuni che ne faranno richiesta per sostenere i singoli cittadini. 

I contributi possono essere concessi per immobili dove vivano persone con gravi e permanenti handicap motori, all’interno delle abitazioni private ma anche in parti condominiali che necessitano di accessibilità, inclusi ascensori, impianti tecnologici, o per acquistare montascale e rampe. I richiedenti possono essere anche dei centri che si occupano di assistenza ai disabili. 

Le regioni che otterranno i maggiori stanziamenti sono Emilia Romagna (29,3 mln), Piemonte (25,7 ml), Lombardia (25,3 ml), Lazio (19,2 ml). A seguire Basilicata (15,2 ml), Campania (13,5 ml), Marche (11,3 ml), Umbria (11 ml), Veneto (8,4 ml), Abruzzo e Sicilia (4,4 ml), Puglia (4 ml), Sardegna (3,2 ml), Toscana (2,9 ml), Molise (1,1 mln), Liguria (275mila euro).

L’iter per l’accesso al contributo prevede che la domanda sia fatta, dai possessori dei requisiti di legge e secondo le modalità, al Comune di residenza entro il 1 marzo di ogni anno. Il richiedente può essere la stessa persona disabile o chi se ne fa carico; i condomíni o gli istituti di assistenza. È necessario allegare la certificazione di invalidità totale con difficoltà di deambulazione, un certificato medico, e un preventivo delle opere da effettuare con relativa spesa. Il contributo erogato si baserà sui costi realmente sostenuti e comprovati da fatture, e non sul preventivo. Mentre se le spese fossero superiori al preventivo, il contributo verrà comunque calcolato sulla base di questo.


C'è anche unaltra novità: il Ministero delle Infrastrutture ha chiesto, per il fondo investimenti 2018, ulteriori 160 mln che andrebbero a coprire sia la quota di fabbisogno ancora da evadere per gli anni passati (50 mln) che ulteriori necessità previste.

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