Mi domando se noi, mamme di "persone con disabilità", siamo troppo sensibilizzate rispetto al problema, da esagerare talvolta nelle valutazioni.
Può darsi. Ma meglio esagerare con la criticità in questi casi. Ne va di mezzo il benessere e il rispetto di "centotrentamila alunni disabili" italiani. Senza contare tutti i familiari coinvolti.
Ci siamo e siamo tanti. Non si scherza con la vita, nessuno meglio di noi lo sa. Noi siamo quelli che scoprono ogni giorno il miracolo della vita, il dono di una parola detta, la libertà di un movimento, la possibilità di comunicare, di studiare, di correre, di comprendere e di godere di ciò che si ha intorno.. di amare..
Noi siamo quelli che, attraverso i limiti dei nostri figli, impariamo a vivere la vita, così come dovrebbe essere vissuta, senza aspettative impossibili, se non quelle legate alla dignità di un essere umano che esiste, senza colpa alcuna e, nel quale ci si possa e debba rispecchiare. Disabili siamo tutti, ognuno a suo modo. Differenti siamo tutti, è la natura umana... Nessuno di noi è "capace" in modo assoluto, quindi è diverso dagli altri ed è "disabile" rispetto ad alcune peculiarità.
Divagazioni, si lo so. Oggi sono in vena...
Mio figlio mi ha consegnato un questionario da parte della scuola, una sorta di valutazione. Lo leggo, ci sono quattro domande che mi bloccano, non riesco ad andare avanti. Chiedo a lui: "Ma lo hai letto?"... Mi risponde: "Si, insieme ai compagni... e sai mamma, quelle domande strane... c'è scritto: "Secondo lei che rapporto hanno rispetto alla classe, gli alunni disabili e quelli stranieri?".. "Mamma, le risposte da dare, hai visto.. c'è scritto pure "di disturbo".. i miei compagni si sono messi a ridere e ci hanno scherzato su..."
Devo aggiungere qualche commento? No, non credo serva, si commenta da solo.
Mi chiedo solo come certi dirigenti scolastici, possano permettere che venga diffuso un simile questionario. E' questa l'integrazione, la modernità, la differenza rispetto a quarant'anni fa?
Mi sa che dovete rivedere i moduli di sondaggio, cari miei, questi risalgono a molto prima della Legge 104/92.
Un avvocato che stimo molto, mi ha consigliato di non dargli troppo peso, soprattutto pensando a quanto di peggio successo ultimamente: il professore del conservatorio di Milano che vorrebbe tornare alla Rupe Tarpea, l'assessore di Udine che pensa sia inutile inserire i disabili a scuola, il sindaco leghista che ha rifiutato la mensa ai bambini stranieri....
Già, c'è di peggio, ci mancherebbe. Ma io ho questo fastidio che non mi si toglie di dosso.
"Bisogna avere lo stomaco forte, continui a lottare e non demorda".
Si, è questo il mondo che gira intorno, una parte di mondo però, perchè fortunatamente esiste il rovescio della medaglia, nel gioco infinito della dualità...
Non posso cambiare quella parte di mondo, con cui purtroppo devo confrontarmi spesso. Ma no, non demordo e vado oltre.
Intanto un consiglio a quei dirigenti scolastici che potrebbero cambiare, nel loro piccolo, il corso di alcune cose: aggiornatevi, umilmente concedetevi ad un percorso di vera comprensione e fate meno danni.
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