21 marzo 2013

L'inclusione scolastica? E' un diritto che ormai si guadagna in Tribunale


Essere genitore di un ragazzo disabile significa misurarsi con i piu' alti livelli di ignoranza e superficialità. E di disorganizzazione mentale, ancor prima che pratica. Mi impegno per erudire sia me stessa che genitori che ancora non conoscono la Legge 104 e le varie circolari che dispongono le modalità di inclusione, eppoi mi ritrovo di fronte ad uno scoglio piu' grande...
La scuola. L'errore principale, quello che accende la miccia di un percorso sbagliato e tortuoso, viene proprio dalla scuola. Leggi, regolamenti, circolari e quant'altro, sono solo mucchi di carta che evidentemente arrivano, ma si fermano e di "circolare" hanno ben poco.
Mi sono spesso domandata, ma perchè devono essere fatti tanti ricorsi al Tar per cose stabilite già di diritto? Che senso ha questo percorso ormai scontato quanto ingiusto?
Mio figlio ha il verbale della Asl, quello della 104 per intenderci. E' quello che stabilisce la gravità del soggetto: l'art. 3 comma 3 è l'indicazione che da il via ad una serie di diritti. 
Nella fattispecie, certifica la necessità di avere un insegnante di sostegno con rapporto 1:1 e una copertura oraria massima, nonche' un'assistente fisico personale.
Ora, la prassi vuole che la scuola che prende "in consegna" vostro figlio, si corredi dei certificati da inviare al Provveditorato, per l'ottenimento di quanto necessario al ragazzo. I documenti principali sono il verbale della 104 e la diagnosi funzionale fatta dal neuropsichiatra della Asl, o da strutture convenzionate come i centri di fisioterapia.
Normalmente un genitore si affida alle presunte capacità della scuola di espletare una prassi che dovrebbe essere consolidata, e invece...
Invece è proprio qui che puo' verificarsi il primo grave errore.
Ma procediamo per tappe.
Richiedo un Glh operativo e mi viene detto dall'insegnante di sostegno che alle superiori non si fanno Glh, eccetto che per il primo anno. In realtà il DPR 24 febbraio 1994 indica tre Glh annuali, uno necessariamente all'inizio di ciascun anno scolastico. Non dovrebbero saperlo?
Sono comunque costretta a richiedere un Glho urgente, per poterlo ottenere.
Durante la riunione scopro la seconda assurdità: mio figlio, disabilità motoria e sedia a rotelle, condivide poche ore di sostegno e un'assistenza fisica precaria perchè non ha la 104, mi dicono: "Suo figlio non è certificato!" e inoltre: "Il Provveditorato ha respinto la diagnosi funzionale perchè redatta da struttura privata". E ancora: "Le consiglio di fare ricorso al Tar, come fanno tutti i genitori".
Ma ricorso per cosa? E perchè se ho consegnato tutti i documenti secondo l'iter richiesto?
Perchè il diritto sacrosanto all'inclusione deve passare per forza attraverso un tribunale?
Vengo anche bacchettata con un tono di rimprovero. Pazzesco. Parlo con la segreteria che mi conferma che non hanno il verbale della 104 e che non capiscono perchè la diagnosi sia stata respinta, visto che si rendono conto che la struttura è convenzionata.
Ma in quale modo vengono inviate le domande dei singoli alunni? 
Come si puo' cadere in simili errori?
Soprattutto, come puo' il referente per la disabilità non contattare il genitore, nel momento in cui dovesse accorgersi che manca un documento talmente importante ai fini del corretto percorso scolastico di uno studente?
Si scusano. Parlano di cambiamenti nelle regole, di sviste e bla bla bla. Danno la colpa al Provveditorato agli Studi. Sistemeremo tutto per il prossimo anno, stia sicura.
Intanto però, nessuno restiturà a mio figlio, questo anno pesante fatto di ansie, lezioni arrangiate e situazioni disintegranti.
Morale della favola: genitori, non fidatevi di cio' che fanno le scuole, preoccupatevi personalmente che l'iter per ottenere quanto spetta a vostro figlio sia corretto. Passo dopo passo.
Purtroppo quando il danno è fatto, a pagarne le conseguenze piu' alte sarà lui.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...