24 gennaio 2016

Dario, “Indiana Jones” in sedia a rotelle





Dario è un ragazzo di vent’anni. Come tanti giovani della sua età frequenta l’Università, fa sport, esce con gli amici. Ma Dario non è un ragazzo come tanti, lui la “giornata” deve conquistarsela a bordo della sua sedia a rotelle, costretto a gincane pazzesche tra i mille ostacoli di una Roma prevalentemente inaccessibile e dove una notevole parte di questi sono la conseguenza dell'inciviltà della gente. Ogni giorno rischia di farsi male, ma a vent’anni la voglia di vivere è più forte della paura di affrontare dei rischi e lui inventa strategie quotidiane per non tornare indietro, sconfitto. Poi un giorno decide di far pubblicare un video su Facebook, dove mostra pochi minuti della sua faticosa giornata e questo diventa virale: oltre 500 mila visualizzazioni in due settimane e più di 11 mila condivisioni. Vedere certe scene risveglia le coscienze, ma noi speriamo che non sia per il breve tempo di un filmato. Ho intervistato Dario Di Francesco, ho scoperto che, oltre a frequentare la facoltà di Scienze Motorie e dello Sport, fa parte di una storica squadra di basket in carrozzina, quella del Santa Lucia. Le sue risposte essenziali colpiscono più di tanti complicati sermoni politici che al “dunque” non arrivano mai. Dario vince per il suo carattere, la sua forza d’animo. Ma non tutti hanno la fortuna di riuscire a farcela da soli.

- E' la prima video-denuncia che pubblichi, ma il problema lo vivi da sempre. Come è scattata l’esigenza di condividerlo pubblicamente proprio adesso?

A dir la verità non è stata una vera e propria esigenza. Ho avuto l’occasione di fare questa intervista con Piazzapulita perché la mamma di un mio amico mi ha messo in contatto con i giornalisti.

- Hai mai fatto un esposto al Comune di Roma, riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche che ti impediscono di vivere la città, come è tuo diritto? Se sí, quali risposte hai avuto?

No, però ho fatto una denuncia all’ATAC perché sono rimasto intrappolato sotto la metropolitana.

- Ti sei mai trovato in situazioni pericolose nell’affrontare gli ostacoli che incontri per strada?

Numerose volte sono dovuto passare in mezzo alla strada perché provando ad attraversare sullo scivolo apposito per il transito delle carrozzine ero ostacolato da un'autovettura.

- Quando devi uscire di casa, come organizzi la cosa? Ti informi prima se i luoghi siano accessibili o se i mezzi che devi prendere siano provvisti di pedane elevatrici?

Tutto dipende dal fatto che sia accompagnato o meno, comunque anche se sono da solo chiedo aiuto ai passanti.

- Quali strategie sei costretto ad usare di fronte ad una barriera architettonica?

Ad esempio, sollevare la carrozzina con le braccia oppure impennare per far si che le rotelline davanti non si blocchino.

- Le persone sono sempre ben disposte ad aiutarti, al bisogno?

Devo dire che soprattutto ultimamente ho trovato molta disponibilità da parte di alcuni gruppi di ragazzi.

- Quante di queste barriere potrebbero essere ragionevolmente risolte in tempi brevi, secondo te?

Tutti i tipi di scalinate, poiché basta applicare un elevatore ed il problema è risolto.

- Quali sono i luoghi più assurdi, dove sarebbe scontato provvedere al loro immediato abbattimento?

Tutti i luoghi pubblici e le attrazioni storiche di maggior interesse, numerosissime in una città come Roma.

- Hai un’assistente domiciliare che possa accompagnarti e aiutarti, eventualmente? Quante ore ti ha concesso il Comune? Sono sufficienti a supportare quel “progetto di vita” a cui fa riferimento l’Assistenza sociale?

Si, ho un assistente domiciliare che mi accompagna la maggior parte delle volte. Mi sono state concesse solo sei ore settimanali, sicuramente dovrebbero essere aumentate anche semplicemente per migliorare l’indipendenza dei ragazzi.

- Stai studiando Scienze Motorie e dello Sport presso la facoltà del Foro Italico. Come arrivi in facoltà? La sede é accessibile?

Arrivo in facoltà con un autobus e la facoltà è completamente accessibile.

- Fai parte della ultra-titolata squadra di basket del Santa Lucia, stiamo parlando di record come ventuno scudetti e tre Coppe Campioni. Da quanto tempo sei dentro e quanto è importante lo sport per superare i limiti fisici e mentali?

Grazie allo sport arrivi a superare qualsiasi barriera sia fisica che mentale poiché ti fa cambiare completamente il modo di vedere la vita.

- Cosa pensi del fatto che nelle scuole italiane esista la consuetudine di spingere gli alunni disabili a richiedere l’esonero dall’attività fisica (spesso le palestre sono inaccessibili), invece di trovare un modo inclusivo per farli partecipare?

Innanzitutto bisognerebbe abbattere tutte le barriere architettoniche nelle scuole e poi far comprendere agli insegnanti quanto può essere importante far praticare educazione fisica ai bambini.

- Nel video ti si vede girare con una sedia manuale. Una carrozzina elettronica non ti renderebbe meno gravosi gli spostamenti?

No, perché non mi permetterebbe di salire gli scalini e quindi quando l’accesso agli scivoli è ostacolato da un veicolo sarei costretto a proseguire in mezzo la strada.

- Per assurdo, non puoi usare una sedia a motore a causa delle barriere architettoniche e del comportamento incivile della gente?

Purtroppo si.

- Quali sono le differenze, se ci sono, con altre metropoli italiane? E con altri Stati europei o fuori dall’Europa?

Negli stati del Nord Europa è completamente diversa la concezione della disabilità per questo anche le infrastrutture sono completamente accessibili per i disabili.

- La crisi del lavoro vede le persone con disabilità ancor più penalizzate: sette su dieci sono disoccupati. Perché secondo te e come vedi il tuo futuro lavorativo?

Ad essere sincero non so, adesso penso a studiare e a prendermi questa laurea... Magari mi piacerebbe allenare una squadra di mini-basket, chi lo sa?

Cosa mi dici delle discoteche, dei cinema e dei teatri, riesci ad andarci? Quanti di questi difettano in accessibilità?

Frequentemente il problema dell’accessibilità lo possiamo incontrare nei cinema, soprattutto quelli non nuovissimi. Sinceramente nei teatri non so, perché non li frequento molto.

- Ti senti integrato socialmente?

Si, la mia famiglia mi ha aiutato molto in questo, ho molti amici che alla mia minima difficoltà si rendono disponibili e in questo mi ritengo molto fortunato.

- Se potessi avere davanti tutte le più alte cariche istituzionali, cosa diresti loro?

Sicuramente di migliorare le infrastrutture ed i mezzi di trasporto pubblici che sono fondamentali (soprattutto per chi ha problemi motori) in una metropoli come Roma.

- Vuoi mandare un messaggio positivo ai ragazzi che convivono con problematiche motorie come te?

Il messaggio che mi sento di mandare è sicuramente quello di non abbattersi mai, cercare in tutti i modi di superare qualsiasi difficoltà che la vita ti mette di fronte...

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