4 settembre 2011

Il nostro sondaggio sull'integrazione scolastica: primi risultati e valutazioni



Pubblico i primi risultati del sondaggio "Integrazione degli alunni disabili? L'indagine la facciamo noi!" promosso su Facebook

Conto di prolungare l'iniziativa, per dare ancora tempo ad altre adesioni.

La slide con il report completo del questionario è visibile a questo link


Ad oggi (me ne rammarico) hanno partecipato solo 59 persone. Il campione finora è ridottissimo, ma una prima valutazione possiamo iniziare a farla.

Si evidenzia in questa fase, una maggioranza del Nord Italia, a seguire il Centro e una netta minoranza del Sud.


Su un totale di rispondenti, quasi il 41% si ritiene soddisfatto dell'integrazione scolastica del figlio, mentre più del 60% denuncia il mancato rispetto dei diritti d'integrazione e discriminazioni. La discriminazione più ricorrente è quella di penalizzare l'alunno disabile di fronte alle esigenze della classe intera. A seguire, 23 su 45 sono stati allontanati dall'aula con motivazione di rallentare lo svolgimento del programma e quasi 14 su 45 hanno dovuto subire gravi affermazioni discriminatorie da parte del DS o di un docente o di un ausiliario.

La scuola lamenta soprattutto mancanza di fondi/interventi da parte degli enti locali e carenza di insegnanti di sostegno.


Su 59 rispondenti, i GLH si svolgono regolarmente per 18 di essi, mentre per 22 la cosa avviene frettolosamente durante le ore di lezione, con una presenza minima di insegnanti. Diciassette su cinquantanove partecipano alla stesura del PEI, ma più del 10% non sa cosa sia un PEI e per 7 su 59, non è mai stato organizzato un GLH.


Buona la percentuale (83) rispetto alla correttezza da parte del DS nell'effettuare la richiesta per il sostegno entro i termini. Purtroppo è da segnalare un 18% di irregolarità che è costata il sostegno. Lo stesso vale per la richiesta dell'AEC, più o meno con le stesse percentuali in positivo e in negativo.


Insegnante di sostegno: su 59 rispondenti, il 29% ha avuto sempre sostegni specializzati per il proprio figlio; il 30% li ha avuti a cicli alterni; il 17% ritiene adeguato l'insegnante, anche se non specializzato, ma il 24% (14 su 59) denuncia la totale inadeguatezza dell'insegnante (non specializzato) assegnato.

Il diritto al rapporto 1:1 viene rispettato nel 62% circa dei casi, ma solo il 33% può vantare un sostegno specializzato. Per la percentuale più alta, 38%, non viene rispettato il rapporto 1:1, nonostante la prescrizione nella DF.


L'insegnante di sostegno inoltre viene impiegato per supplenze nonostante l'alunno sia presente, in più del 23% dei casi, cioè su 56 insegnanti, 13 vengono veicolati "altrove" a discrezione dei DS e contravvenendo ad una specifica norma.


La preparazione degli insegnanti specializzati è valutata, nel 68% dei casi, non sempre adeguata ad affrontare la patologia specifica.

Gli assistenti fisici e gli ausiliari sono ritenuti preparati da quasi il 40% dei rispondenti, ma il 35% lamenta situazioni incresciose e addirittura il rifiuto ad assistere per il 7% circa. Dodici su cinquantanove (19%) non hanno assistenza fisica per il figlio.


Le gite scolastiche sono regolarmente organizzate per il 69% dei rispondenti, ma il 24% non può dire altrettanto rimanendo tagliato fuori dall'evento e, al 7% è stato chiesto di pagare la spesa per l'accompagnatore...


Assistente fisico dello stesso sesso per il 55%


Tenendo presente che per ora hanno risposto a questa specifica solo otto persone, per gli alunni che non possono frequentare a causa di patologie gravi, il progetto di scuola domiciliare è stato attivato solo nel 37% dei casi e non si svolgono per nulla attività di insegnamento a distanza, ove necessario. Solo in tre casi su otto, i docenti rispettano gli orari del servizio domiciliare.

Per quanto riguarda la somministrazione di farmaci a scuola, in più del 54% dei casi, la scuola si è rifiutata di prendersene carico.


Più del 68% dei rispondenti ritiene che il trattenimento alla scuola dell'infanzia sia utile;

il 32% delle classi sono sovraffollate, nonostante la presenza dell'alunno disabile


In linea di massima le scuole accettano sempre l'iscrizione, anche se un buon 7% si è visto rifiutarla;

L'ora di educazione fisica per un 49% quasi, diventa un momento utile di socializzazione per l'alunno con handicap, ma il restante 50% lo vede penalizzato ed escluso.


La continuità dell'Aec è confermata per un intero anno, per il 49% alla materna, ma vede decrescere vertiginosamente la percentuale nei cicli scolastici successivi. Non si può non notare che, tra materna ed elementare, 21 bambini su 56 vedono sostituito il proprio Aec anche più volte in un solo anno.

La continuità del docente di sostegno e curriculari, è confermata per tutto il ciclo in percentuale più alta per i secondi; il sostegno viene confermato per almeno un anno per il 54% alle elementari; scende di molto alle medie. Le superiori vedono un numero troppo basso di rispondenti, in proporzione.


Come comunica con la famiglia il DS? Abbastanza disponibile al dialogo per il 61%, ma al momento di intervenire non è così tempestivo per il 51% e non è tanto attento a promuovere l'integrazione nelle attività scolastiche nel 57% dei casi.

I docenti sembrano poco disponibili all'ascolto e alla collaborazione nel 50% dei casi.

Il 58% delle attività scolastiche ed extra sono spesso inadeguate all'alunno con disabilità e per il 45% dei rispondenti, anche gli ambienti scolastici sono inadeguati e inaccessibili.

Il 52% dei rispondenti trova inutili e discriminatorie le prove invalsi, tenendo presente che il 38% non sa bene cosa siano.


I sussidi e gli strumenti informatici sono presenti a scuola nel 23% dei casi; del 23% che non li ha, solo il 9% circa ha fatto regolare iter di richiesta. Inoltre i docenti che hanno una preparazione informatica di base sono solo il 16% circa.


Nel 39% dei casi, è stata adottata impropriamente una programmazione differenziata alla scuola dell'obbligo; il 12% non ha un piano di studi personalizzato.

Alle superiori (anche se i rispondenti sono solo 7), per il 43% circa la scuola ha spinto verso una programmazione differenziata, nonostante l'Ordinanza Ministeriale che prevede prove equipollenti.


Su 34 rispondenti, solo 13 usufruiscono del trasporto scolastico.


La carta dei servizi scolastica risulta piuttosto sconosciuta. Solo il 25% ne ha preso visione. Lo stesso dicasi per gli "Accordi di Programma" tra gli enti locali per il progetto di vita dell'alunno disabile: il 68% dei genitori non sa cosa siano; solo il 5% li ha visti stipulare regolarmente.


Su 29 rispondenti, 26 ritengono giusto e indispensabile adibire uno spazio nella scuola che permetta delle pause agli alunni con handicap sensoriali.


Dati sensibili: la scuola ha regolarmente informato dell'uso le famiglie, chiedendo il loro consenso, nel 67% dei casi.


Al punto 37, ultimo del questionario, ho lasciato una sezione apposita per inserire commenti rispetto a problemi non contemplati nel questionario. Un questionario ha sempre il limite delle sue domande specifiche, quindi mi sembra giusto dare spazio anche ad altre casistiche.

Evidenzierò separatamente in altro post le segnalazioni.


CONTINUATE A PARTECIPARE! Il link per accedere al sondaggio è questo e la password basta richiederla a:

integr-azione@libero.it


(Cri.Orecchini)

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