Alla signora Emma Bonino va tutta la mia solidarietá per il grave problema di salute che sta vivendo..
Ció non toglie che abbia fatto una gaffe terribile.
"Io non sono handicappata", l'affermazione usata per attestare che le sue capacitá politiche non sono inficiate dalla malattia, é davvero fuori luogo e pesante come un macigno.
Personalmente non sono una che si sofferma troppo sulla terminologia, non mi metto a fare crociate contro questa o quella persona che puntualmente usa la parola "handicappato" o "spastico" o "disabile" in maniera impropria e gratuita. Sono luoghi comuni incivili che abbondano sulle labbra degli ignoranti, se dovessi incavolarmi con ciascuno di questi (spesso anche persone a me vicine), mi verrebbe il mal di fegato.
La nostra cultura é molto arretrata, per sopravvivere e conservare un pó di energie per cose ben piú gravi da sopportare bisogna mediare... Capire dove si possa tollerare e dove, davvero no.
Ora, la signora Bonino non é una persona qualunque ma una rappresentante del popolo, deve fare necessariamente attenzione ai messaggi che invia.
Inoltre, pronunciando una tale frase sta dicendo letteralmente che un handicappato non puó fare politica... Sono affermazioni discriminatorie, non é ammissibile una tale superficialitá.
Come potrá mai cambiare la cultura della disabilitá se proprio i nostri politici parlano senza soppesare la terminologia usata?
Ecco, in questo trovo imperdonabile quanto accaduto.
Posso passare sopra alla gaffe di mia zia, della mia amica, del signor Caio... Ma non a quella di un rappresentante politico.
Proprio no!
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