19 giugno 2016

Referendum anti-buonascuola, la raccolta firme termina il 7 luglio



La raccolta delle firme per il referendum sulla legge 107/2015, iniziata lo scorso 9 aprile, sta volgendo al termine: si concluderà infatti il prossimo 7 luglio. Entro tale data sarà però ancora possibile firmare, nelle sedi che vengono costantemente aggiornate a questo link.
Ricordo che  insegnanti, studenti, genitori, lavoratori della scuola, sono i promotori dei quattro quesiti del referendum sulla scuola per abrogare la parte peggiore della legge cosiddetta della “buona scuola”.

I quesiti referendari riguardano:

- L'abrogazione dei finanziamenti privati alle singole scuole, incremento per le statali: 
se vince il SI ogni donazione da parte dei cittadini confluisce solo all’interno del sistema d’istruzione nazionale statale, redistribuendo le risorse tra zone ricche e povere e scuole che ne hanno più o meno bisogno. Si eviterà così la creazione di scuole di élites e di scuole-ghetto e il prevedibile sbilanciamento a favore delle scuole private, in modo da garantire il diritto allo studio a tutti.

-  Abolizione della chiamata discrezionale dei docenti:
se vince il SI il dirigente scolastico non potrà più, a sua discrezione, scegliere e confermare o mandar via dopo tre anni i docenti. L’assegnazione dei docenti alle scuole avverrà con criteri oggettivi e senza il ricatto della scadenza, eliminando il rischio di gestione clientelare (in Italia…..poi) delle assegnazioni, e di limitazione della libertà d’insegnamento: il preside non potrà condizionare l’autonomia professionale dei docenti.

- Abrogazione dell'obbligo di minimo 200-400 ore di alternanza scuola-lavoro:
se vince il SI viene abrogato il limite minimo fissato per legge di 400-200 ore in azienda (istituti tecnici e professionali e licei) di alternanza scuola-lavoro. Potranno così decidere le singole scuole quando, dove e come pianificare esperienze professionali coerenti con gli obiettivi del proprio Piano di Offerta Formativa, evitando di perdere ore di lezione anche in assenza di esperienze di lavoro formative, solo per ottemperare a una formalità.

- Abrogazione del potere del preside di scegliere arbitrariamente i docenti da premiare 
se vince il SI viene abrogato il potere del dirigente scolastico di scegliere i docenti a cui dispensare discrezionalmente il premio salariale per presunto “merito” (con tutti i rischi clientelari che non facciamo fatica a immaginare). Il comitato di valutazione torna composto dai docenti e dal dirigente, non deve più identificare nessun “criterio per la valorizzazione” e si limita a esprimere parere sul periodo di prova dei neo-assunti. Il fondo annuale da 200 milioni si conferma salario accessorio per valorizzare tutti i docenti, precari inclusi, ed è inserito nella contrattazione integrativa nazionale e di scuola.

Per participare o scaricare materiali utili ad informare circa questa importante iniziativa, collegarsi al sito  http://referendumscuola.org/

 

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